Ti sembra di capire che Linda stia mostrando agli altri le tue foto coi nonni (il fotoalbum contenuto nella memoria del tuo cellulare). "In effetti la somiglianza è notevole" commentano gli altri.
"Non sono del tutto convinto, ma… ci sono buone probabilità che sia così" conclude la voce maschile.
"Vado a chiamarlo, ve lo confermerà di persona" dice Linda avvicinandosi alla colonna.
Arretri di qualche passo per non farti beccare proprio lì, ma non fai in tempo a tornare al divano: vi scontrate vicino alla cucina. "Stavo venendo a vedere cosa succede" le dici con faccia preoccupata – o piuttosto imbarazzata.
"Tranquillo, sono amici dell'associazione, ora te li presento". Finalmente puoi dare un volto alle voci.
La ragazza (abbastanza carina, alta, capelli ricci legati in una coda e carnagione scura) si chiama Melissa mentre il ragazzo è Max (capelli ricci anche lui – sul rosso - e occhi azzurri che ti fissano indagatori). Spronato da Linda ripeti le stesse giustificazioni usate da lei, osservando ancora una volta le foto e la dedica sul libro. Per te non c'è ombra di dubbio e speri che la vostra convinzione sia contagiosa. Avresti preferito un'accoglienza diversa, questi non ti hanno fatto nemmeno un sorriso e ti scrutano in continuazione... potrebbero invece concentrarsi sul Libro, non era questa la cosa importante?
Vai al paragrafo 2.10