Carlo possiede ancora un'automobile e la patente di guida, una cosa impensabile in città ma abbastanza comune per chi abita nelle campagne. Restate in attesa fuori dal bar, poi lui emerge dal cortile dell'edificio al volante dell'auto e vi fa cenno di montare a bordo. Veramente non avete molta dimestichezza con quel modello di veicolo… così Carlo scende per aiutarvi a salire.
Per prima dà una mano a Linda, ma nella sua solerzia si spinge fin troppo oltre: la sorregge addirittura per le braccia, spingendola all'interno dell'abitacolo in modo un po' goffo. Forse non è abituato a dare passaggi a gente di città, ma il risultato di questa sua premura è che Linda scivola sul bordo della vettura… e per fortuna che lui la stava tenendo!
Mentre con un movimento istintivo Linda si afferra al tettuccio dell'auto il barista continua a stringerla per la manica della mantellina, col risultato che il braccio le si scopre del tutto. Lei è veloce a rimettersi in sesto, accomodarsi sul sedile e ricoprirsi; non ci sarebbe niente di strano da notare in questa piccola disavventura, ma un particolare ha colpito il tuo sguardo. Sul braccio di Linda, nell'incavo del gomito, c'è una piccola voglia bluastra, che stranamente ti sembra di aver visto uguale addosso a qualcun altro… e per la precisione addosso a tuo nonno.
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