L'edificio si presenta come una sorta di cubo di pietra largo al massimo 3 metri, avviluppato dagli arbusti. I muri sembrano molto vecchi, malridotti, in parte sgretolati e coperti di muschio ed edere. Anche la copertura della struttura pare crollata in più punti, tanto che addirittura un alberello spunta dall'interno. Non riesci a immaginare come i tuoi nonni potessero abitare in una casupola del genere, forse vi state sbagliando…
Girando intorno al cubicolo trovate un varco, dalle sembianze di una porta ma dai bordi deformati da rampicanti invasivi - ti viene da paragonarli ad inquietanti artigli avvinghiati con l'intento di squarciare il muro. Ti affacci tu per primo e ciò che vedi ti fa restare a bocca aperta.
Dietro l'alberello e le erbacce, sulla parete di fondo leggermente incurvata verso te, c'è un'immagine che… che…
"Ma è bellissimo!" esclama Linda togliendoti le parole di bocca.
"E' pazzesco, incredibile, grazie, grazie!" continua sempre più esaltata, lanciandosi in un abbraccio che ti stordisce piacevolmente. Poi cattura l'immagine sul suo cellulare. Anche a te la scena che vedi riprodotta sul muro appare inequivocabilmente bella, inaspettata, anche se non sapresti descriverla né spiegare perché, dato che non si tratta certamente di una fotografia (almeno non di quelle che hai sempre visto tu). Ci sono colori strani, forme non verosimili, sembra quasi un tentativo di disegno bambinesco, eppure l'effetto è tutt'altro che brutto.
L'entusiasmo di Linda però è qualcosa di più, c'è una consapevolezza diversa, lo senti: è come se lei avesse atteso questo momento da sempre. Per un attimo smette di scattare foto, si gira e ti guarda con occhi luminosi. L'espressione di meraviglia che non ti sei ancora tolto dalla faccia deve piacerle, perché ti sorride, ti prende per mano per guidarti più vicino al muro e comincia a spiegarti.
"Sai dove siamo? In un'antica cappella, una chiesetta di secoli fa. E quello che vedi è un dipinto d'arte sacra"
"Un dipinto… cioè è come un disegno a colori?"
"Si, fatto con un'altra tecnica, comunque si tratta di un'OPERA D'ARTE. Una cosa che non ne fanno più da un sacco di tempo. Ti piace, vero?"
"Si Linda, è una cosa da togliere il fiato, da commuovere. Ma non avrei saputo dire nulla di ciò che hai detto tu".
"Vedi che ho preso foto di questa meraviglia, e c'è un motivo, ora posso rivelartelo. Io sono la Custode. Il mio compito nel gruppo è quello di tenere traccia e memoria di tutte le opere d'arte del passato, famose o meno, insomma tutte le 'espressioni d'arte'. Difendendole da chi le distruggerebbe, per ignoranza o per volontà (la gente comune e l'O.P.). È per questo, capisci, che sono venuta in possesso del tuo disegno. Ed ora, grazie a te che hai notato la chiesetta, ho trovato un altro tassello d'arte dimenticato dal tempo!"
La sua riconoscenza ti riempie d'orgoglio anche se non senti di meritarla, tu, apprendista totale in questo mondo dell''arte'. Rimanete ancora qualche minuto ad ammirare il dipinto, mentre cominci a credere che valga davvero la pena rischiare e lottare, se la posta in gioco è disseppellire emozioni così potenti. Emozioni il cui confine ancora non riesci a definire, e nel tuo animo vanno a mescolarsi e confondersi col sentimento sempre più intenso che scorre verso Linda, attraverso la tua mano ancora stretta alla sua.
E' venuto il momento di uscire dalla cappella e continuare la vostra ricerca.
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