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Ripreso il cammino, vi rendete conto con una breve esplorazione che quel tratto di bosco è piuttosto stretto: tra il torrente e il confine est, oltre il quale si stendono nuovi campi a perdita d'occhio, ci saranno poco più di 100 metri. Meglio così, se il casotto è da queste parti non potrete certo mancarlo.
Vi dividete per setacciare meglio il bosco, tu vicino al torrente (talmente l'hai superato bene che ti ci sei affezionato…) e lei più verso i campi, sempre tenendovi a vista l'uno con l'altro. Il bosco sarà stretto ma lungo è lungo, pensi tra te cominciando un po' a scoraggiarti. "Meno male che i nonni stavano in cxxx ai lupi, se stavano in paese sarebbe stato un bel guaio!" rifletti, pensando alla situazione precaria in cui sei finito. D'ora in avanti vivrai sempre così, da fuggiasco? Scacci presto questi pensieri dalla testa, non è il momento, siamo in ballo e dobbiamo ballare, al dopo ci penserai… dopo.
Trascorso un bel po' di cammino ai vostri occhi si presenta un nuovo scenario. Un grosso sentiero taglia in due il bosco, passando evidentemente sopra il torrente. Linda si è avvicinata a te, ha qualcosa da dirti: "Di qua non lo vedi, ma poco più avanti dall'altra parte del sentiero c'è una radura dove sorge una grossa torre dell'acquedotto. Non ho visto né sentito nessuno, ma è meglio restare da questa parte, mi sembra più prudente".
Attraversate la stradina con circospezione, ma per fortuna nessun anima (o macchina animata) appare all'orizzonte; con un certo sollievo riprendete il cammino al riparo del bosco, verso nord.

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