"Posso confermare tutto, sono io il nipote" dici entrando in scena.
Finalmente dai un volto alle voci: insieme a Linda ci sono un ragazzo e una ragazza più o meno della vostra età e si girano immediatamente a guardarti. La reazione non è quella che ti aspettavi: "Così ci stavi spiando?" esclama la ragazza in tono irritato. Ti squadrano dalla testa ai piedi e tu ti senti poco propenso a rispondere. Linda rompe il ghiaccio facendo le presentazioni.
La ragazza (abbastanza carina, alta, capelli ricci legati in una coda e carnagione scura) si chiama Melissa mentre il ragazzo è Max (capelli ricci anche lui – sul rosso - e occhi azzurri che ti fissano indagatori). "Cosa sai di tuo nonno?" ti chiede lui ad un tratto.
"Te l'ho detto, non sa niente di quello che ha fatt…" protesta Linda, ma viene zittita da un gesto di Max, che prosegue: "Voglio sentirlo raccontare da lui".
Gli ripeti tutto quello che hai già detto a Linda e chiedi di rivedere insieme a loro la foto e la dedica sul libro (se vuoi rivederli per davvero vai al paragrafo 1.112). Dopo averti ascoltato Max rimane pensieroso, poi ti pone una domanda: "Ammettendo che la destinataria fosse tua nonna, in base a che cosa ti senti sicuro che Milton fosse proprio tuo nonno e non un suo amore di gioventù?"
Hai l'impressione di essere sotto esame e sai che la tua prima risposta sarà quella che più lo dovrà convincere. Che spiegazione fornisci?
"Perché ricordo molto bene che mio nonno la chiamava 'pulcina'. Sarebbe una strana coincidenza se quel nomignolo fosse venuto in mente a due persone diverse, no?"
Vai al paragrafo 2.7
"Perché il ragazzo nella foto assomiglia davvero molto a mio nonno, considerato il cambiamento d'età".
Vai al paragrafo 2.8
"Perché la calligrafia è la stessa di mio nonno" (questa la spari senza esserne così sicuro, ma ti sembra la prova più inoppugnabile). Vai al paragrafo 2.9