Il tramonto, ormai ai suoi ultimi bagliori, accende la sterminata distesa di campi che ti circonda mentre al sicuro del taximatic corri verso la città ed il tuo nuovo destino. L'auto, un mezzo riprogrammato per i loro scopi dagli amici di Linda, vi aspettava in una stradina di campagna al limitare del paese vicino a M., oltre i boschi in cui vi siete buttati una volta recuperato il Libro. 'Lo spirituale nell'arte' è adesso nella borsetta di tua nonna, presenza muta ma piena di significato riposta sul sedile tra te e Linda.
Sei senza telefono (dunque senza soldi), senza possibilità di ritorno, senza nulla di tuo, ufficialmente disperso, ufficialmente ricercato e ufficialmente nipote di un eroe. Non riesci ancora a credere che tuo nonno avesse una doppia identità, un passato misterioso e avventuroso alle spalle… e tua nonna, c'entrava anche lei dunque con quella sua gioventù segreta?
"Non mi sembra ancora vero che Milton fosse tuo nonno" esclama Linda emergendo dai suoi pensieri "è una coincidenza incredibile".
"Che cosa sai dirmi di lui? Di Milton, intendo. Cioè, di mio nonno da giovane… insomma, ci siamo capiti. Hai detto che era fuggito per salvare l'associazione?"
"Sì. All'epoca aveva vent'anni o poco più, credo. Lui e gli altri fondatori erano tutti studenti, di varie nazionalità (un secolo fa la geografia politica era un po' diversa da adesso, come sai). Anche se distanti potevano comunicare tra loro con un sistema chiamato 'Internet', che era diffuso su tutti i computer".
"Sembra interessante!"
"E' così che Milton e i suoi amici, confrontandosi, hanno colto alcuni segnali preoccupanti nella società e nella storia ed hanno deciso di fondare la nostra associazione. In particolare Kandinsky, l'artista autore del libro, era all'origine di tutto – più avanti ti spiegherò perché; è proprio per questo che il gruppo si è autodefinito con la sigla 'K.' E fin dall'inizio i ragazzi hanno capito di doversi muovere nell'anonimato".
"Ma perché? Cosa facevano di illegale?"
"Non è necessario fare qualcosa di tecnicamente illegale per andare incontro a grossi problemi, tu dovresti saperne qualcosa…" In effetti ora puoi capire benissimo cosa intenda. "Non so di preciso cosa sia successo. Loro avevano intuito prima degli altri che in varie forme la società, sia occidentale che di altre zone del mondo, si avviava a cancellare dalla Storia l'arte e l'espressione personale. E che questo era sintomo di una degenerazione ancora peggiore, che andava al di là dell'arte stessa. Le loro azioni di denuncia, che miravano a scuotere l'opinione pubblica, hanno dato fastidio a qualcuno. Ad un certo punto Milton è stato identificato e si è trovato di fronte ad una scelta: lasciarsi catturare ed interrogare, mettendo a repentaglio tutta l'associazione, oppure scappare e far perdere le proprie tracce".
"Ed ha scelto di fuggire…"
"Sì. Ma non per sempre" prosegue Linda sorridendo. "Evidentemente è riuscito a tornare, a farsi una famiglia e ad invecchiare in tranquillità, senza mai farsi scoprire".
"Quindi la sua identità come la conoscevo io era falsa… per poter tornare si sarà creato un nome e documenti falsi… e tutto si è trasmesso a mio padre e a me… in pratica il mio cognome è una finzione!" deduci con inquietudine. Già eri in preda allo smarrimento per la tua situazione, adesso ti senti ancor più straniato. Per un attimo hai l'assurda sensazione di non esistere davvero, di essere un personaggio fittizio inventato da qualcuno.
La voce di Linda ti riporta alla realtà. "Se ti interessa, posso scoprire qual era il suo vero nome e fartelo sapere. Ma dovrai tenerlo assolutamente per te".
"Certo! Tanto a chi vuoi che lo dica? Non posso più vedere nessuno… è proprio come per mio nonno…"
"Ma tu non devi scappare da nessuna parte, ti proteggeremo noi" dice Linda dolcemente prendendoti la mano. "E poi finalmente tutto questo avrà una fine. I sacrifici tuoi e di tuo nonno non saranno stati vani".
Stringerle la mano è l'unica risposta che riesci a trovare, non sai chiedere oltre su ciò che ti aspetta; ti lasci condurre senza resistenza da Linda e dal taximatic, mentre i nuovi elementi di cui sei entrato in possesso cercano un posto in cui riposare nella tua mente.
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