"Cosa c'è?" chiedi.
"Sssht! Non ti agitare, ma ti avverto che stanno entrando nel vagone due dell'Ordine Pubblico"
"Non è normale! Come mai sono qui?" ti allarmi.
"Appunto, non è normale. Ma mi raccomando, stai tranquillo e comportati nel modo più naturale possibile, fai finta di non vederli… guarda fuori dal finestrino, alza gli occhi solo quando saranno qui".
Fai esattamente come ti ha detto. I passi pesanti dei due O.P. attraversano il vagone, ti giungono accanto, tu dai una veloce occhiata – come tutti – e ritorni a guardare fuori. I due militari si fermano un istante che a te pare un secolo, poi raggiungono il fondo del vagone.
"Riesci a vedere – senza farti notare – cosa stanno facendo?" bisbiglia Linda.
"Si… stanno osservando qualcosa sul cellulare, si parlano e… oh no, guardano me!" esclami atterrito, abbassando subito lo sguardo.
"Sei sicuro?"
"Si, mi sembra…"
"Senti, qui bisogna mantenere il sangue freddo. Vai in bagno, camminando lentamente. Se davvero seguono te verranno lì ad aspettare che esci. Non devi assolutamente cadere nelle loro mani, hanno dei metodi per farti rivelare qualunque cosa, e chissà cosa già sanno…"
"Ma ti giuro, io non ho fatto niente di strano!"
"Infatti non è ancora detto che cerchino te… ma l'unico modo per scoprirlo è fare come ti ho detto". Non avevi ancora visto questo lato di Linda, così lucido e reattivo. Certo dev'essere abituata a questo tipo di situazioni. "Dunque, il telefono ce l'hai con te?"
"Si" rispondi tastandoti la tasca della maglia.
"Quando sarai chiuso in bagno, aspetta finchè non ti mando un messaggio. Se ti scrivo "tutto bene?" esci tranquillo, vuol dire che era un falso allarme. Se invece ti invio un messaggio vuoto, ascoltami bene: togli la memoria del telefono, lascia l'apparecchio nel bagno ed esci dal finestrino".
"COSA???"
"Fìdati, sul tetto del treno ci sono delle guide per i tecnici, non è così pericoloso; tu devi salire lì e strisciare verso il fondo del treno. Rientra attraverso il bagno dell'ultimo vagone, io ti aspetterò lì e scenderemo alla prima fermata, che dovrebbe essere proprio M."
"…"
"Vai, si stanno muovendo" ti ordina Linda, guardandoli nello specchietto da trucco che nel frattempo ha estratto dal suo marsupio.
Ti incammini senza voltarti, sudando freddo ma sforzandoti di avanzare in modo naturale. Senti lo sguardo dell'O.P. puntato su di te, una brutta sensazione che non avresti mai pensato di dover provare… Chiudere la porta del gabinetto alle tue spalle è un vero sollievo, anche se ora ti aspetta la parte più difficile.

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