1.29

 


Ti risvegli coricato a terra, con una luce accecante che ti costringe a richiudere subito gli occhi. Provi a muovere una mano e ti senti le dita appiccicaticce. Un liquido vischioso è sparso sul pavimento, e sembra provenire da sotto la tua schiena. Sangue! Agitatissimo, fai per alzarti, ma qualcuno ti trattiene a terra. Senti la voce di Linda, preoccupata: "Fermo, non muoverti, potresti avere qualcosa di rotto!" Ora ti abitui alla luce della lanterna, e ti accorgi dei volti che ti circondano. Oltre a Linda, ci sono i due cuochi. L'istinto ti dice di muoverti e scappare, ma non ne hai le forze; forse sei davvero paralizzato, o forse qualcosa ti suggerisce che non hai più niente da temere. Non ti resta che arrenderti, infatti, ma a chi e a cosa? Queste persone non sono tue amiche, ma nemmeno stanno cercando di farti del male, a quanto pare.
Anzi, il vecchio sembra molto attento a sincerarsi della tua salute; intanto Linda ti accarezza la fronte, come per tranquillizzarti. "Adesso cerchiamo di capire se stai bene, poi ti spiegheremo tutto e vedrai che non hai niente da temere, stai tranquillo" ti dice dolcemente.
"Il sangue.." fai tu con un gemito, sollevando un poco la mano tremante.
Linda guarda in quella direzione, poi si rigira verso di te ridendo: "No, no, tranquillo, non è sangue: è solo sciroppo… sai, lassù c'è stato un po' di casino con le bottiglie…!" e ti fa l'occhiolino. "Prova ad alzarti…tutto a posto?" Si, in effetti ti sembra di essere ok, a parte lo stordimento in cui ancora ti trovi.
"Mi spiace che ti sia spaventato… e che sia successo tutto questo; ma ora ascoltami, non hai niente da temere, ti spiego come stanno le cose".

>>>