Ripreso il cammino, intravedete sempre più nitidamente lo spazio luminoso che vi attende dietro gli alberi. E nel mezzo di quello spazio la sagoma di un piccolo edificio in legno. Ecco superato l'ultimo intrico di rami e… il casotto si presenta ai vostri occhi in tutta la sua interezza. Hai la netta sensazione di ricordarlo, ora, e alla domanda silenziosa che Linda ti pone puoi rispondere annuendo. I muri di legno grezzo, le finestrelle ognuna di un colore diverso, i pannelli fotovoltaici sul tetto… certo, ti sembra tutto più piccolo rispetto all'immagine della tua memoria. E ti assale una sensazione di malinconia, perché è evidente lo stato di abbandono del luogo.
Foglie morte di innumerevoli autunni si sono stratificate a ricoprire il tetto. Le erbacce hanno invaso il prato circostante, l'angolo dove una volta c'era l'orto e il campo da bocce, si sono arrampicate sulla base delle pareti ed ora imbrogliano i vostri passi mentre fate il giro del casotto per avvicinarvi all'ingresso. State per giungere alla resa dei conti: tra voi e l'unico posto dove potrebbe nascondersi il Libro c'è solo un ultimo ostacolo, la fragile porta di legno che stai per aprire.
Nella tua mano leggermente sudata stringi la chiave tradizionale che ti ha dato tuo padre.
La inserisci nella toppa e…

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